martedì 14 settembre 2010

La Gestosi: c'era qualcosa non andava..

..Lei corre un rischio reale del 30% di contrarre la gestosi..'
Più ripensavo alle parole della dottoressa più mi rendevo conto che in effetti c'era qualcosa che non andava..
Già da qualche settimana mi svegliavo sempre con le mani e i piedi gonfi, come non mi era mai accaduto prima e ci voleva almeno un'ora per farli ritornare normali..
Il primo giorno dell'anno poi mi ero svegliata con le mani gonfie come due palloncini: quella mattina mi ero preoccupata perché le mani erano davvero irriconoscibili e mentre tentavo di massaggiarle strofinandole una dentro l'altra, maledicevo le lenticchie immangiabili della sera prima. Ero sicura che quel gonfiore fosse dovuto a tutto il sale che mi era sfuggito nel tegame!
Ma a parte questo singolare episodio, mi chiedevo il motivo degli edemi che avevo ogni mattina, nonostante tutte le mie accortezze proprio per scongiurarne o rallentarne la comparsa..
E non riuscivo a trovare una risposta.
Camminavo molto e mi muovevo come avevo sempre fatto anche se al quinto mese mi sembrava in effetti un po' troppo presto per essere in difficoltà.. Ormai sapevo che anche quando facevo pochi passi mi stancavo molto, mi mancava il fiato ed ero costretta a tornare rapidamente verso casa con la sgradevole sensazione di avere i 'piedi palmati'.
Poi bastava riposarmi un po' con le gambe sollevate e aspettare pazientemente che i piedi tornassero normali.
In effetti anche le scarpe mi sembravano ogni giorno più strette..
Avevo comprato uno stock di calze elastiche a compressione graduata (70 denari..!!!) del tipo 'specifiche per gestanti' ..mi sembrava una buona idea per la circolazione sanguigna delle gambe, anzi nel mio caso mi sembrava che fossero addirittura indispensabili per l'inverno!
Senza saperlo mi ero invece inflitta una tortura che indossavo al mattino con un lento e paziente rituale: per infilarle dovevo infatti sdraiarmi sul letto, sollevare le gambe in alto, appoggiarle sul muro e infilare un piede per volta nella calza arrotolata ad anello fra le mani e srotolarla via via lentamente ma tirandola sempre su con forza dalla caviglia fino alla coscia e ..oplà! praticamente ero rivestita da una tuta di caucciù!
Seguendo uno dei tanti consigli letti da qualche parte, avevo anche preso l'abitudine di dormire con il materasso rialzato all'altezza delle gambe: un piccolo ulteriore accorgimento per migliorare la circolazione sanguigna ed evitare '..quel fastidioso gonfiore del mattino, tipico degli ultimi mesi di gravidanza'. 
Mah.. Forse avevo letto troppo e, come sempre per il mio carattere, cercavo di eliminare un problema anticipandolo e cogliendolo di sorpresa, così avevo preso 'tanti piccoli accorgimenti' per evitare quello che ora stava invece si stava rivelando 'Il mio problema'!
La dottoressa comunque aveva ragione a spronarmi in quel modo fin troppo brusco, le cose dovevano cambiare subito e questo era il campanello d'allarme.
Adesso che sapevo dove stavo sbagliando mi sarei comportata bene e avrei rimesso tutte le cose a posto!
Ero sicura di farcela.



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