mercoledì 9 giugno 2010

Nel mulino che volevo!






'È fatta! Ho prenotato in biblioteca: domenica si va tutti al mulino a sentire le fiabe ..contenti?'
Silenzio.  
Domenica mattina, ore 7.20: scatto in piedi, ed entro in cucina per preparare i panini.. mi piace organizzare i week end per i miei bimbi!  
È tutto pronto, uscendo di casa sentiamo un forte odore di letame nell'aere: un timido avvertimento di quello che sarebbe stato il filo conduttore di tutta la giornata. Un segnale che non abbiamo voluto cogliere! 


I bimbi sono assonnati, la strada è libera e si va veloci.
Dopo un po' Cab piagnucola e Miscotti rompe il nostro silenzio e domanda:
-'Ma che è 'sta puzza di formaggio...?'
-'Sai amore, ci sono le aziende casearie nei paraggi, lo sappiamo, qui ovunque è zona di parmigiano reggiano!'
Passa un minuto e di nuovo:
-'...ma che schifo è fortissima, mi fa venire da vomitare..!'
-'e dài abbi pazienza, che.. ooooh NNNNOOOOO...  Cab si sta vomitando la colazione addosso!!!!'
Ci fermiamo e lavoriamo in perfetta sintonia come un team Ferrari: trattenendo il respiro e diversi conati, in pochi minuti il piccolo torna quasi come nuovo.       
I danni sono minimi: il bimbo si è concentrato sulla maglietta, il body e le cinture di sicurezza.
Dopo un lieve indugio decidiamo di proseguire (a finestrini aperti!) 'E dài, ormai ci siamo...!' insisto con sicurezza.

Il viaggio prosegue nelle sue certezze fino a quando i cartelli non cominciano a mandarci in opposte direzioni per poi sparire inghiottiti nel verde dell'appennino reggiano.
'Ci vogliono intimidire.. andiamo avanti! ..Non ci facciamo fermare!' .. ormai sta diventando una questione di principio!
All'improvviso spunta un bar di campagna, ci fermiamo a chiedere se conoscono il mulino...
Siiii lo conoscono!! E mi spiegano anche la strada, ma a modo loro: le spiegazioni infatti sono confuse e anche gogòl (Google) vacilla..  
Precisano però che dobbiamo girare ad un bivio dove c'è un uomo seduto, e si scambiano uno sguardo e una risatina d'intesa..
Proseguiamo come ci hanno consigliato cercando questa figura mitologica metà uomo e metà sedia.. ma niente, neanche un trespolo a cui appoggiarsi, così alla vista di umani semoventi chiediamo di nuovo informazioni..
- 'Ah ecco.. dovevamo girare al bivio 'La Madè' .. ( ..eh, se deve esse alzato, ha resistito fino all'ultimo ma poi ..) - 'si si, ok, 2 o 3 chilometri di strada sterrata, in discesa, ok grazie!'

-'Oh, ma dove cacchio siamo, nel Wyoming..?'
La strada comincia tipo montagne russe con una discesa ripida e prosegue strettissima, tutta buche, brecciolino e curve, e non finisce mai... si va sempre più giù, giù dritti nell'inferno, con il burrone sotto, tipo che se ne sbagli una o ti si ferma la macchina..
- 'Oh ma il telefonino non prende!! ...No, basta andiamo via..!' 
Il panico ormai ha la meglio su di me invece Papìco resiste e si difende: - 'Come faccio a tornare indietro, se non posso fare manovra..??!' .. meno male, lui c'è!

Dopo almeno 20 minuti di curve e ripide discese saremo arrivati ormai al centro della terra, e invece si intravede da lontano un segnale di vita: un parcheggio!!!!
Uff, finalmente siamo arrivati, ci parcheggiamo anche noi.. Un applauso per l'autista che non ha mai smesso di crederci!
Arriva anche un'altra famigliola che, come noi, non sa bene dove andare e in tanti ettari di landa desolata quatta quatta si parcheggia proprio sul cofano della nostra macchina, poi spegne il motore soddisfatta.
-'Toc toc ..guarda che te sei appoggiato.. eh, si!' 
Mentre si riaggiusta preleviamo i bimbi e ci incamminiamo.


Il paesaggio è meraviglioso: colline verdi, papaveri e fiori.. se non fosse per gli starnuti che hanno cominciato a devastare Papìco, sembrerebbe di stare in un quadro di Fattori!
C'è perfino un ruscello che scorre dietro le macchine parcheggiate e fra queste all'improvviso spunta un ponte in legno dal fascino antico e un cartello con la scritta 'Mulino in pietra'. Ci siamo, è qui! '..ma si, è lo stesso dove andammo con quegli amici tre anni fa..!' Passiamo sul ponticello ed entriamo. 

È un piccolo borgo in pietra ed è fantastico, sembra di stare fuori dal mondo e dal tempo, un posto da favola appunto!
Si intravedono i bambini seduti nel cortile, in religioso silenzio, ad ascoltare le favole.. Che tenerezza!
Restiamo all'esterno per non disturbare e ci dirigiamo verso un'area con i giochi e quattro o cinque bimbi.
Toh, c'è il ruscello..ecco perché i bimbi stanno qui ... 'Caaaab, non si entra in acqua!'
Da adesso in poi lui starà tutto il tempo qui a tirare sassi in acqua e a lottare con noi per entrare nel ruscello ..fosse anche solo con le scarpe!

Con Papìco, che continua i suoi starnuti, facciamo i turni per farlo giocare e per trattenerlo..
Miscotti è esaltato: corre, gioca con un camion e si arrampica dappertutto, incitando Cab a fare lo stesso. 

È una follìa! Con Papìco ci guardiamo negli occhi rossi e ci domandiamo chi ce l'ha fatto fare, ma loro sono così felici..
Il gruppo d'ascolto intanto si sposta devoto seguendo diligentemente l'attrice.
È passato qualche anno dall'ultima volta che abbiamo partecipato alle favole in fattoria, lei è sempre bella e sta parlando di un tronco caduto che ha messo le radici nel terreno..quanta poesia.. non immagina che uragano di famiglia e che razza di selvaggi siamo!

Cab infatti non si fa fermare né dagli attori né da un'orda di bambini che passa sopra di lui per guardare i maialini nel recinto. Non cede di un centimetro, non vuole distrazioni e se necessario è disposto a lottare per difendere le sue idee: deve stare a mollo!  

E' ora di uno spuntino e in cortile distribuiscono l'erbazzone: l'occasione è buona per tirarlo un po' via da lì, i bimbi infatti sono affamati e mangiano a due mani, come molti politici!
Riesco a tenere i nani calmi per una manciata di minuti, ma appena Cab vede i bicchieri e l'acqua si agita, è un richiamo: deve fare i suoi travasi..




"Aspetta, che raccontano una favola..!" 4 fantastici secondi è la capacità di Cab di restare immobile e sentire quello che hanno da dire, poi ricomincia a dibattersi per sgusciare via. 
Per fortuna interviene Papìco con gli occhi lacrimosi e lo riporta al ruscello a giocare..
Miscotti invece resiste ben quattro minuti poi si stufa e torna al ruscello anche lui! Ok, basta favole! 
Scatto un po' di foto in giro, poi Papico mi chiede il cambio come un calciatore e tocca a me star dietro alla piccola peste! 
L'irruenza di Cab mi trascina e cominciamo a gironzolare intorno al borgo, rientriamo nel cortile e scopriamo una scalinata dove i due cominciano a fare su e giù per gli alti gradini in pietra, calpestando alcune fotocopie pronte per la distribuzione.. Chiedo scusa ma non ho tempo per mortificarmi, Cab mi porta su un terrapieno dove ora cominciano a rincorrersi.
Lo trattengo per il cappuccio della maglietta ma all'improvviso mi sfugge, e proprio come un cane impazzito per la libertà, comincia a correre sgangheratamente in discesa, e in picchiata..
Gli corro immediatamente dietro per riagganciarlo, scavigliandomi nel terreno tutte buche .. 
Ci sono quasi ma lui è velocissimo e ha puntato dritto verso un terreno quadrato, sembra arato da poco perché ha le zolle scoperte ..ma saranno zolle? ..oppure è ...  Oddìo nooo, la merda di vacca, nooooo....!
Papìco e i suoi starnuti ci guardano da lontano, sul terrapieno e assistono a tutta la scena, che si svolge in una manciata di secondi...  
Nel corrergli dietro allungo la mano con uno scatto per acciuffarlo, è l'ultimo tentativo, quello estremo, e lui... Noooo, comtemporaneamente parte di slancio e si tuffa come Buffon in avanti...  cadendo a quattro di bastoni con la faccia in mezzo a quei pallettoni marroni... e rimbalzando pure indietro...
Dopo il vomito un po' di merda di vacca ci voleva..!
Mi accascio a terra sfinita  ...  e rischio l'incontinenza da risate.. 
Un'altra bambina intanto fa la stessa fine... Il padre la tira via sgomento.



 
Lo raccolgo che stringe ancora i pallettoni marroni nelle mani.. si era affezionato!
Stavolta non c'è il team Ferrari, ma le zolle erano secche e il pupo torna quasi perfetto.. 
Comunque è elettrizzato. Tiro fuori i panini per calmarlo e appena ha finito si rimette in movimento, piange, urla e si contorce perché deve correre libero..
Basta, siamo esausti, e ancora col panino in bocca.. Per oggi è tutto, andiamo a casa..
Ma no che non è tutto: giunti a casa, Cab era ancora carico e ha rilasciato una decorazione marrone sui miei jeans mentre lo prendevo su per il bagnetto. Era una bella striscia, e mentre lo lavavo mi chiedevo ignara 'ma perchè si sente tutta questa puzza..?!'
...Dai, che numeri mi gioco?!   

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